3 strategie efficaci per ottimizzare le procedure di picking nella logistica industriale

Come funziona il picking

Nel mondo dinamico della logistica e gestione del magazzino, l’efficienza delle procedure di picking rappresenta un pilastro fondamentale per il successo operativo. Il picking, ovvero il prelievo degli articoli a magazzino, è una fase cruciale che influisce sulla qualità del servizio, dall’imballaggio alla preparazione accurata degli ordini. Ottimizzare queste procedure offre una serie di vantaggi strategici:

  • Massima soddisfazione del cliente. Procedure di picking efficienti assicurano un’evasione degli ordini rapida e accurata, traducendosi in consegne tempestive, capaci di soddisfare le aspettative dei clienti più esigenti.
  • Riduzione dei costi operativi. Inefficienze nei processi possono aumentare i costi complessivi. L’ottimizzazione di questa fase contribuisce a minimizzare i costi legati al tempo, alla manodopera e alle risorse necessarie per evadere gli ordini.
  • Vantaggio competitivo e di differenziazione. Oltre alla riduzione dei costi, un picking ottimizzato migliora la percezione di qualità del servizio, consolidando la reputazione dell’azienda come partner affidabile e orientato al cliente.

Ma come si possono implementare strategie efficaci per ottimizzare le procedure di picking all’interno del magazzino?

    1. Posizionamento ottimale delle merci a magazzino

      L’ottimizzazione inizia dal layout di magazzino. Bisogna innanzitutto classificare i prodotti, in modo da semplificarne la ricerca, e analizzarne i tempi di rotazione.

      Andranno quindi identificati i percorsi del personale addetto al picking per raggiungere ciascuna referenza, e individuare le aree più comode, ad esempio quelle più vicine all’area di spedizione, per ridurre i tempi di spostamento. Anche raggruppare gli ordini simili, o ordini che vanno spesso insieme, aiuta a definire una sequenza ottimizzata per ottimizzare le operazioni di prelievo.

    2. Digitalizzazione e automatizzazione dei processi

      L’automazione, attraverso l’uso di nastri trasportatori o sistemi di smistamento, rappresenta un investimento prezioso nell’ottimizzazione delle procedure di picking. Anche implementare un WMS (warehouse management system), aggiornato in tempo reale sull’ubicazione di ciascuna referenza a magazzino tramite tecnologie come gli scanner di codici a barre, riduce i tempi di prelievo e aumenta l’efficienza, pianificando i percorsi migliori per ciascun pickerista.

      Il WMS rappresenta inoltre un valido alleato per il miglioramento costante dei processi operativi. Le informazioni raccolte, infatti, servono a implementare un programma di miglioramento continuo, che monitori parametri chiave come tempi di esecuzione e tassi di errore.

    3. Formazione del personale

      Investire nella formazione del personale è cruciale, perché sia sempre aggiornato sulle procedure di picking e la strumentazione presente in azienda. Procedure di picking avanzate, come il batch picking (prelievo a lotti, in cui il personale raccoglie articoli per più ordini contemporaneamente) o il zone picking (prelievo a zone, per cui ogni area del magazzino è assegnata a un pickerista specifico) richiedono corsi regolari, per mantenere il personale sempre aggiornato sulle tipologie di ordini, e sulle esigenze di gestione del magazzino.

Per un’ottimizzazione completa della gestione di magazzino, affidati alla consulenza di BSB Logistica. Con servizi di supply chain consulting e magazzini a Lissone e Piacenza, BSB Logistica è il partner essenziale per le PMI in cerca di soluzioni per l’intera logistica industriale, indipendentemente dal settore di riferimento.